Siamo i peggiori...
Io donatore rifiutato, solo perché sono gay
(grazie a Metilparaben per lo spunto)
Ma dico io... non è che le sacche di sangue vengono trasferite ad altre persone senza prima gli esami!
E allora, discriminiamo il sangue a priori?! Siamo tornato così indietro? Per far bene allora io aggiungerei che non puoi dare il sangue anche se sei nero, se sei ebreo, massì, anche se sei marocchino o, visti i tempi, cinese... ok?
06 settembre 2007
LuoghiComuni
The importance of being supermacvale alle 13:29
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9 commenti:
Allora che stiamo andando in retromarcia non é solo una mia impressione...che il fatto che si facciano un pò di scoperte scientifiche in più mica vuol dire che la società sta evolvendo...
La società non so... l'Italia sicuramente no! Siamo il paese delle banane :(
Ciao Kaba! :)
Sì, avevo segnalato anch'io questo articolo del Corriere (se non sbaglio) nella mia rassegna stampa personale. E se non sbaglio di nuovo, mi è già capitato di leggere di una situazione identica un anno fa su La Stampa.
E' facilissimo indignarsi e urlare contro il bigottismo, la malasanità, l'ignoranza e chi più ne ha più ne metta.
Ci tengo a premettere che sono contrario a questa "discriminazione" (a quale condizione però lo specifico sotto) ma vorrei cercare di capirne le ragioni e apportare qualche riflessione in questa sede.
Il problema non è il fatto che un uomo ami un uomo bensì il "rapporto sessuale omosessuale" in sé che è un comportamento rischioso per l'infezione da HIV e virus epatitici vari. E' provato che il rapporto anale è assai più rischioso quando si tratta di infezione. Ed è per questo che posso comprendere che un omosessuale maschio venga rifiutato a priori per donare il sangue, come stanno le cose oggi.
Però trovo che questo sia una prassi troppo paternalistica. Ci fosse una VERA informazione, le cose potrebbero cambiare.
Ora trovo sconcertante che su 20000 persone che si sono presentate in ospedale, 17 siano andate a donare pur dichiarando di aver avuto rapporti con prostitute. E mi viene da pensare che siano in realtà molte di più quelle che si sono presentate e non hanno dichiarato nulla. Altri 57 sono stati rifiutati per aver avuto rapporti occasionali. (ho letto i dati su un altro blog che citava la risposta dell'ospedale).
Forse non c'è la coscienza di pensare che se uno ha rapporti con prostitute forse proprio non dovrebbe andare a donare il sangue... e qui credo che siamo proprio tutti d'accordo.
E dunque manca proprio l'informazione... Ed è per questo che, purtroppo, certi ospedali prendono queste misure drastiche di "discriminazione".
Quand è che arriveremo in una società dove tutti sono veramente responsabili? In cui una persona omosessuale che non è promiscua e ha sempre rapporti protetti possa andare tranquillamente a donare il proprio sangue? In cui un'altra eterosessuale che però ha rapporti anali non protetti si astenga dal donare?
A mio avviso bisogna abbandonare ogni paternalismo e responsabilizzare la società, ma forse è ancora troppo presto, non so.
La SENSIBILITA' del test non è poi del 100% - questo vuol dire che c'è comunque sempre (anche se in numero limitato) la possiblità di avere dei "falsi negativi". Meglio essere ULTRA prudenti o no?
Spero di aver portato degli spunti di discussione
Ciao, Alberto
Secondo me non è proprio così e ti dico il perchè.
Perchè non è così enorme la probabilità che un omosessuale abbia più infezioni rispetto ad un eterosessuale.
Perchè conosco donatori perfettamente etero che se fossero sinceri nel modulo e se facessero un bell'esame di coscienza non si presenterebbero nemmeno.
Perchè in questo modo si porta la gente a mentire spudoratamente.
Sul fatto della coscienza è vero, hai ragione, non è sufficiente. Quindi, se uno è così sincero da dichiarare di aver avuto rapporti occasionali o a rischio è giusto rifiutare la sua donazione a priori.
Ma dire "sei gay ERGO non vogliamo il tuo sangue" mi sembra davvero che sia molto più di una precauzione!
grazie per i tuoi spunti :)
Rieccomi, non voglio essere puntiglioso, vorrei portare solo due riflessioni che leggendo la tua risposta mi sono venute in mente:
Dici che il sistema ora come ora porta le persone a mentire. Beh, non si tratta di una sciocchezza donare il sangue. Bisognerebbe riflettere sul perché si va a donare allora... Per stare meglio con se stessi?
E' dunque più importante la soddisfazione del donatore o la tutela del ricevente?
Non è il fatto poi di essere GAY ma di essere "uomini che hanno rapporti con uomini". Ovviamente a nessuna donna lesbica è mai stato detto di non donare per il fatto di non essere eterosessuale!
Gli americani infatti non parlano di homosexuals bensì di Men who have sex with men (MSM).
Dici che "non è così enorme la probabilità che un omosessuale abbia più infezioni rispetto ad un eterosessuale". Sono andato a cercare dei dati epidemiologici. Ho trovato una pubblicazione sull'American Journal of Public Health del 2001 che dà i seguenti dati:
Ci sono 365.000 - 535.000 uomini che hanno sesso con uomini che sono infetti negli USA, più della metà di tutte le persone HIV+ e circa il 70% di tutti gli uomini infetti.
Dice che considerando che solo il 5-7% degli uomini americani ha avuto rapporti con altri uomini durante la propria vita, i dati espressi sopra sono molto significativi...
Si è fatta molta prevenzione primaria e grazie a questo gli uomini che hanno rapporti con altri uomini sono scesi a costituire il 42% dei nuovi casi - che rimane però una percentuale maggiore di qualsiasi altro gruppo di persone.
Ciao, Alberto
Dici che il sistema ora come ora porta le persone a mentire. Beh, non si tratta di una sciocchezza donare il sangue. Bisognerebbe riflettere sul perché si va a donare allora... Per stare meglio con se stessi?
Si. Come per un certo tipo di volontariato. Siamo egoisti. Fare del bene fa sentire bene, è riprovato... E non tutti sono naturalmente portati a riflettere...
Gli americani infatti non parlano di homosexuals bensì di Men who have sex with men (MSM).
Questo cambia, non credi? Uno può dichiararsi gay ma non praticante e quindi ha il diritto di donare. E' già qualcosa...!
Dici che "non è così enorme la probabilità che un omosessuale abbia più infezioni rispetto ad un eterosessuale".Sono andato a cercare dei dati epidemiologici.....
Ok con i numeri mi secchi, non c'è dubbio. La mia non voleva essere una cosa precisa di quantità... Se però probabilmente vai a guardare i numeri e non le proporzioni, questo fa la differenza!
Tra poco lo saremo davvero...qui in romagna, se continua così, si pianteranno di certo datteri e banani...e chi si é visto si é visto - vedo che qua il dibattito é rovente :)
Sottoscrivo quanto detto da Alberto, sono un donatore da qualche anno e i controlli li fanno a tutti, la domanda sul questionario c'è da sempre e solo ora scoppia lo scandalo! Vabbè... non buttiamo fango su un'istituzione che salva migliaia di vite all'anno!
@kaba: adoro sia i datteri che le banane! :)
@camu: non volevo buttare fango!! Sono donatrice da anni, sono stata segretaria della sezione, etc, è l'ultima cosa che vorrei fare!
Un conto sono i controlli. Un conto è impedirti a priori di donare per l'orientamento sessuale.
Il discorso è diverso: se hai comportamenti a rischio ti impedisco di donare, etero o omo. Se non hai comportamenti a rischio puoi donare, etero o omo!
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