29 dicembre 2006

Buon 2007!


Originalissima eh :)
Ecco il pensierino del giorno:
Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.

Non starò a scrivere i soliti propositi per l'anno nuovo, sarebbero triti e ritriti. (Non vedo l'ora però di leggere quelli di Bruno)
Vi auguro solo di poter realizzare tutto quello che più internamente desiderate, sicura che saranno tutte cose belle, non solo per voi stessi! ;)

19 dicembre 2006

Pace, pacifismo, Einstein



"Il mio pacifismo è un sentimento istintivo, un sentimento che mi domina perché l’assassinio dell’uomo mi ispira disgusto. Il mio atteggiamento non deriva da qualche teoria intellettuale, ma si fonda sulla mia profonda avversione per ogni specie di crudeltà e di odio."
A. Einstein

15 dicembre 2006

Se questo è un uomo

Mentre molti, da qualche parte, stanno cercando di convincersi che non è mai accaduto niente...mentre altri, sopravvissuti, soffrono di ricordi, noi non dimentichiamo!
Se questo è in uomo

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate,tornando a sera,
cibo caldo e visi amici.
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando questa parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa,andando per via,
coricandovi,alzandovi,
ripetetele ai vostri figli
o vi si sfascia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo LEVI

28 novembre 2006

Alla vita

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell'al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non é uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla é più bello, più vero della vita.

Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.
Nazim Hikmet

23 novembre 2006

Se avessi compreso anche tu la via della pace


“Sia pace sulle tue mura” (Sal 121,7). O Gerusalemme, “costruita come città salda e compatta”, i cui cittadini fanno comunione nell’unità (v.3), sia pace nella tua forza, sia pace nel tuo amore! La tua forza infatti, è il tuo amore. Ascolta il Cantico dei cantici: “Forte come la morte è l’amore” (Ct 8,6). Che parola stupenda, fratelli !... Chi può resistere alla morte? Si può resistere alle fiamme, ai fiumi, alla spada, si può resistere ai tiranni e ai re; ma quando viene la morte, chi può resistergli? Nulla è più forte di essa. Solo l’amore può misurarsi con la sua forza; si può dire che l’amore è forte come la morte. Poiché l’amore uccide ciò che eravamo per farci essere ciò che non siamo ancora, adempie in noi un’opera di morte. Di una simile morte è morto san Paolo che diceva: “Il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo” (Gal 6,14), e di una simile morte erano morti coloro ai quali egli diceva: “Voi siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio” (Col 3,3).

Forte come la morte è l’amore... La pace sia nella tua forza, Gerusalemme; la pace sia nel tuo amore. E in questa forza, e in questo amore, e in questa pace, “sia sicurezza nei tuoi baluardi” (Sal 121,7), cioè sulle tue alture... Profusione di delizie, ricchezze innumerevoli, ecco Dio, che è uno; con lui sono in comunione tutti i cittadini di questa città. Sarà lui la nostra sicurezza nella città di Gerusalemme.

Sant’Agostino

07 novembre 2006

Storia di pace


«Due anziani frati abitarono per lunghi anni la stessa cella e mai vennero tra loro in contesa. Un giorno, uno disse all’altro: “Proviamo a far lite fra noi due come fanno gli altri”. E il frate interpellato disse: “Non so cosa sia una lite”. E il primo: “Ecco: tra me e te metto un mattone e io comincio col dire: questo è mio, e tu rispondi: no, non è tuo, è mio; le liti cominciano sempre in questo modo”. Misero in mezzo un mattone e uno disse: “Questo è mio”, e l’altro rispose: “No, è mio”. E il primo: “Se è tuo, prendilo e va’ in pace”. E non riuscirono a far lite tra loro» (da Le parole dei Padri del Deserto).

(L'immagine non centra niente ma mi piaceva...)

02 novembre 2006

Ritrova la calma - parte terza

SCEGLI LA GENTILEZZA 
Abituati a essere gentile, non per il beneficio altrui, ma perché ti nobilita. Non importa se chi riceve la tua cortesia non la ricambia (anche se in genere succede); ti sentirai comunque meglio per la tua amabilità
COGLI LA DIFFERENZA TRA POSSEDERE E VIVERE 
Proprio così. La vita non è basata sul possesso
IMMAGINA TE STESSO 
Immagina di trovarti su un'idilliaca isola del Pacifico meridionale, su una spiaggia di rena chiarissima: osserva i tuoi abiti, il tuo atteggiamento rilassato, i tuoi capelli mossi dalla brezza, nota la calma e l'accenno di sorriso sul tuo volto. E ora immagina che cosa si prora a essere là
DAI UN TAGLIO 
Non c'è niente come un cambiamento per forzare la gabbia di tensione che ci fabbrichiamo durante il giorno. Di tanto in tanto decidi di fare qualcosa che normalmente non faresti, ad esempio segui un percorso diverso per rincasare dal lavoro. E usa il tempo del tragitto per apprezzare il cambiamento
PROGRAMMA LE TUE PREOCCUPAZIONI 
Ogni giorno sempre alla stessa ora dedica un po' di tempo a classificare le tue preoccupazioni. Quando il tempo è scaduto, smetti di preoccuparti
MASSAGGIATI LE TEMPIE 
Sulle tempie ci sono alcuni punti, premendo sul quali, secondo la tecnica shiatzu, ci si può più efficacemente calmare. Esercita una lieve pressione mentre espiri e attenuala mentre inspiri
SII POSITIVO 
Sforzati di coltivare pensieri positivi, ai di fare discorsi positivi e, grazie ai sentimenti positivi che questi desteranno, tutti i tuoi problemi si risolveranno
LA TARTARUGA 
C'è un rapporto diretto fra il ritmo con cui ti muovi e i tuoi stati d'animo. Muoviti più adagio, addolcisci coscientemente la tua espressione e i tuoi gesti e in un baleno sarai rilassato
SCOPRI CHE.. 
E' difficile essere tesi quando si impara qualcosa che si desidera sapere. E si può imparare qualcosa dalle situazioni più inverosimili
OGNI TANTO IGNORA IL TELEFONO 
Basta lasciar suonare il telefono un paio di volte senza rispondere per rendersi conto che chi ha qualcosa d'importante da dire richiama sempre. Imparalo, e avrai un assillo in meno nella vita
LASCIATI ANDARE 
Contrai i muscoli quelli delle braccia o delle gambe, per esempio e poi allentali di colpo. Il contrasto fra la tensione e la distensione dovrebbe farti capire che cosa si prova a essere veramente rilassati. Medita su quella sensazione
SCOPRI QUALCOSA DI MAGICO IN TUTTO ClO' CHE FAI 
Le persone che ottengono di più dalla vita sono senz'altro quelle che cercano il lato magico anche nelle minime cose che fanno. Coltiva questa capacità e sarai sereno e appagato
AMMETTI LA TUA DIPENDENZA 
Soddisfare le voglie irresistibili di qualsiasi tipo (nicotina, cioccolato, caffeina, alcol) non ti aiuterà certo a trovare la calma. Ammetti la tua dipendenza dà queste sostanze e cerca di trovare un'alternativa. Solo così potrai essere calmo
GUARDA LONTANO 
Gli occhi riposano quando osservano scenari lontani, specie se naturali. E quando gli occhi sono riposati, anche il corpo comincia a rilassarsi
IMPIASTRI BENEFICI 
Come tutti gli estetisti e i barbieri ti confermeranno, nulla meglio di una salvietta intrisa di acqua caldissima cancella dal viso i segni della tensione e dello stress
FORZA, SORRIDI 
Un sorriso rilassa i principali muscoli del volto e questa reazione innesca per giunta reazioni emotive a catena che invariabilmente ci fanno sentire meglio
ACCETTA UNA SOLA SCADENZA 
Le date di scadenza sono alla radice di moltissimi problemi di stress. Accettane solo una alla volta e sarai padrone del tuo tempo
ABBANDONATI Al FLUTTI 
Galleggia in una piscina, in una vasca o anche in una tinozza, e pian piano sentirai la tensione dissolversi
ABITUATI ALLA GENEROSITA' 
Cedi all'impulso di essere generoso: aiuta qualcuno, compi un atto gentile, fai un complimento. Chi si sentirà meglio per ciò che hai fatto... sarai tu

23 ottobre 2006

Paradiso


"Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini."
Dante Alighieri

16 ottobre 2006

Erasmo da Rotterdam oggi dice...


"Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia.
Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso.
Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe.
Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un’eterna giovinezza.
La vita umana non è altro che un gioco della follia."

Non è straordinario??

11 ottobre 2006

Ritrova la calma - parte terza

MANTIENI IL CONTROLLO DELLE SOLE COSE CHE PUOI TENERE SOTTO CONTROLLO
Distingui rigorosamente tra mete raggiungibili e obiettivi che è una perdita di tempo tentare di conseguire. Poi dedica le tue energie solo a ciò che puoi realizzare (e il resto appioppalo a qualcun altro).

COMINCIA DIECI MINUTI PRIMA
Comincia ogni viaggio con dieci minuti di anticipo. Non solo ti risparmierai la pressione della fretta ma, se tutto andrà bene, avrai dieci minuti in più per rilassarti prima dell'impegno successivo.

PREOCCUPATI AL MOMENTO GIUSTO
In genere le preoccupazioni riguardano il futuro. E, il più delle volte, ruotano attorno a cose che non avverranno mai. Concentrati sul presente e lascia che sia il futuro a prendersi cura di sé.

SORBISCI UNA TISANA ALLA MENTA
Se sostituirai con una tisana alle erbe, per esempio alla menta, le bevande eccitanti come il tè e il caffè, la tua capacità di mantenere la calma raddoppierà, triplicherà.

CONVINCITI DI SENTIRTI CALMO
Se vuoi indurre con l'inganno il tuo inconscio ad aiutarti a sentirti calmo, basta che ripeta: «Ogni momento che passa mi sento sempre più calmo».

USA SCARPE PRATICHE
Ogni riflessologo ti confermerà che il vero rilassamento comincia dal piedi. Può sembrare banale ma calzare un paio di scarpe comode è riposante quasi come stare scalzi.

CERCA IL MEGLIO IN TUTTE LE COSE
Prendi l'abitudine di cercare il lato migliore nelle persone e nelle situazioni. Scoprirai che anche soltanto questo atteggiamento porta all'ottimismo e alla positività. E l'uno e l'altra portano alla serenità.

SPAZZOLATI I CAPELLI 0 FATTELI SPAZZOLARE
Trova il tempo di spazzolare i capelli a qualcuno o, meglio ancora, spazzola i tuoi o fatteli spazzolare. Metodicamente, cori gesti ampi e lenti. Così solleciterai svariati punti eli rilassamento dello shiatzu e, insistendo, otterrai meravigliosi risultati.

RIVENDICA LA TUA UMANITA'
Lascia la perfezione agli altri. Tu accontentati di esserete stesso e ti sentirai molto più sereno.

SCEGLI PIACERI SEMPLICI
Avvicinati alle cose con la massima attenzione e senza pregiudizi, e le troverai piacevoli e ricche di significato. Un grappolo d'uva, un bicchiere d'acqua, un prato verde o un cielo pieno di nuvole... possono tutti indurti alla calma.

LIBERATI DAL PASSATO
E' raro avere un motivo ragionevole per rimpiangere azioni o eventi passati. Perché il passato non esiste altro che nella nostra memoria. Quando riconoscerai che manca di realtà, troverai la calma.

IMPARA DAI BAMBINI
Prendi lezioni di calma dai bambini: guarda come sanno vivere ogni istante per il piacere di viverlo immagina di essere un bambino, e anche tu potrai sentirti come lui.

PENSA LA CALMA
Formula pensieri sereni. Immagina scenari tranquilli. Richiama suoni di pace. E indovina un po' come ti sentirai.

RUBA TRENTA SECONDI
Quando sei nervoso vai in un luogo tranquillo (persino il bagno di casa può fare all'uopo) e dedica trenta secondi a riordinare i tuoi pensieri e a studiare come calmarti. Potrebbero essere i trenta secondi più utili di tutta la giornata.

SEMPLIFICA
Meno cose possiedi nella vita, meno cose devi fare, amministrare e dirigere, minore sarà la tensione che le accompagnerà

06 ottobre 2006

umore


E' stupefacente come, a volte, sia sufficiente un raggio di sole e un pezzo di cielo blu per migliorare l'umore o, addiritture, sentirsi felici. Così come a volte è sufficiente una biro spostata per far scattare un turbinio di nervoso e malumore nello stomaco.
Stamattina per fortuna è successo il primo caso...
Buona serata a tutti.

25 settembre 2006

La morte


La morte è la nostra eterna compagna.
e' sempre lì alla nostra sinistra,
ad un passo di distanza da noi.

Ci osserva, ci sussurra all'orecchio...
a volte sentiamo il suo gelo.

E' lì accanto a noi, ci osserva..
ci osserva sempre sino al giorno in cui ci toccherà.

La morte è il nostro più vicino saggio consigliere,
ogni volta che ne senti il bisogno,
voltati e chiedi consiglio a lei;
la troverai lì alla tua sinistra,disponibile.

Se imparerai a farlo senza vani timori,
ti sbarazzerai delle maledette meschinità
proprie degli uomini che vivono
senza cercare di capire
cosa sia la morte...
e così tirano avanti
come se la morte non dovesse mai toccarli.

"Ciò che per il bruco è la fine del mondo,per il resto del mondo è una bella farfalla"

Lao-Ztu

20 settembre 2006

Ritrova la calma - parte seconda

VESTITI DI BIANCO
Gli abiti che indossi hanno una precisa influenza sul tuo modo di sentirti. Gli indumenti ampi, di tessuto naturale e di colori chiari favoriscono la calma. Ecco perché gli yogin si vestono di bianco.

REGALATI UNA FRUTTIERA 
Più ricca e invitante è la tua fruttiera, meno sarai portato a sgranocchiare cibi che accrescono la tensione nervosa. Mangia più frutta, e ti sentirai più rilassato e pieno di dolcezza anche tu.

PREDILIGI LO SCHIENALE RIGIDO 
Sembra strano, ma le poltrone più rilassanti non sono quelle comode e soffici che istintivamente immaginiamo. Per molte ragioni conviene sceglierne una che sostiene la schiena e mantiene eretto il busto.

CORRI E VIVRAI MEGLIO 
Correre è un antidoto allo stress. E semplice, non richiede un particolare addestramento e comincia ad aver effetto entro i primi duecento metri.

RIFLETTI SULLA BELLEZZA
Non farlo per gratificarti ma per elevare lo spirito, perché c'è sempre serenità dove c'è bellezza, vuoi i che sia opera della natura, vuoi che sia opera dell'uomo.

DORMI COME UN BAMBINO 
Tutto ciò che impedisce di dormire bene caffè, alcol, coca cola impedisce di essere veramente calmi. Fai il possibile per dormire quando hai l'impressione che ti occorra.

A PASSEGGIO PER PURO DILETTO 
Alcuni esercizi fisici possono sembrare autentiche torture mentre camminare è facile e piacevole. Fai una passeggiata al giorno, non perché devi, ma perché, se la fai nello stato d'animo giusto, può essere il modo più rilassante per spostarti da A a B.

COCCOLATI I PIEDI 
Fai un lungo pediluvio, poi massaggíati i piedi con una crema idratante o una combinazione di oli essenziali rilassanti e, in un batter d'occhio, ti sentirai deliziosamente riposato.

SCEGLI IL SEDILE POSTERIORE
Anche se guidare ti diverte, renditi conto che è un'attività stressante. Prendi posto sul sedile posteriore (se ti fidi dell'autista) e passa il tempo del viaggio comunicandogli la tua calma

18 settembre 2006

Cosa lasciamo?

Oggi "copio" un post dal blog di luposenzacuore, mi piace molto..
"Noi gente del XX secolo, cosa lasciamo in eredità agli uomini del XXX secolo?
Riusciranno gli abitanti della terra nell'anno 3000 ad emozionarsi davanti ai piloni di un'autostrada, ad una galleria o peggio, davanti a migliaia di fusti con scorie radiottive? Sono queste le nostre Grandi Opere?
Secoli fa qualcuno ha pensato di realizzare San Pietro, Piazza San Marco, la Torre di Pisa, Santa Maria Novella. Qualcun'altro a dipinto La Gioconda o scolpito la Pietà o il David e noi, uomini del XX secolo, possiamo emozionarci dinanzi a queste e tante altre opere.
Qualcuno dovrebbe meditare e pensare anche a chi verrà dopo di noi."

15 settembre 2006

Ritrova la calma

Qualcuno mi ha mandato questo testo molto tempo fa. E' tradotto maluccio ma mi ha aiutato spesso, nonostante siano cose conosciute. Ma leggerle mi ha fatto bene altrimenti probabilmente non le avrei messe in pratica...
SCEGLI CON CURA LE TUE COMPAGNIE
Per quanto possa apparirti ingeneroso, rammenta che frequentare persone estremamente nervose rende nervosi. Al contrario, se avrai a che fare, sia pure per brevi periodi, con persone tranquille, potrai sentirti tranquillo anche tu.
LASCIATI INCANTARE DAL TUO RESPIRO 
Se indugerai sulla musica del tuo respiro e riuscirai davvero a coglierne il ritmo, scoprirai che la quiete è dietro l'angolo.
IMPARA AD ACCAREZZARE 
Accogli nella tua vita una bestiola, dalle affetto a piene mani, e avrai un prezioso alleato nella tua battaglia per raggiungere la calma.
SBARRA LA PORTA 
Ogni tanto viene un momento in cui abbiamo bisogno di isolarci dalle interruzioni esterne e di concentrarci sulle nostre esigenze e sulle nostre responsabilità. Facciamolo almeno per un'ora al giorno
TOCCA O FATTI TOCCARE 
Il semplice contatto umano è uno dei modi più sicuri per scaricare le tensioni e talvolta fa miracoli. E, così come l'abbraccio dei genitori rasserena il bimbo agitato, un bacio o una stretta di mano sovente placa una discussione
LIMITA LE PRETESE 
Una delle maggiori fonti di tensione nella vita è la necessità di mantenersi sempre all'altezza degli standard che ci siamo imposti. Fai un favore a te stesso e, di tanto in tanto, limita un po' le tue pretese.
....
la continuazione sul prossimo post!

13 settembre 2006

Preghiera

"Voi pregate nell'angoscia e nel bisogno, ma dovreste pregare anche nella pienezza della gioia e nei giorni dell'abbondanza.

Perché non è forse la preghiera l'espansione di voi stessi nell'etere vivente ?
Se riversare la vostra notte nello spazio vi conforta, è gioia anche esprimere l'alba del vostro cuore.
E se non potete fare a meno di piangere quando l'anima vi chiama alla preghiera, essa dovrebbe spingervi sempre e ancora al sorriso. "

Kahlil Gibran

11 settembre 2006

Coscienza

"Sono convinto che ormai, a giro per il mondo, fra la gente più diversa, sta crescendo una nuova coscienza di che cosa è sbagliato e di che cosa va fatto.
Questa nuova coscienza è, a mio parere, il grande bene del nostro tempo. Va coltivata.

Da lì, da quella coscienza e non da una nuova religione, un nuovo profeta, un nuovo dittatore o liberatore, verrà la guida spirituale del futuro.
La soluzione è dentro di noi, si tratta di conquistarla facendo ordine, buttando via tutto ciò che è inutile e arrivando al nocciolo di chi siamo."

Tiziano Terzani

04 settembre 2006

Creazione

"Stupende queste visioni della Creazione! Una creazione che avviene ora, che avviene continuamente. Non una creazione persa nel tempo, fatta in sei giorni. Non l'uomo creato prima della donna! E non l'uomo fatto ad immagine e somiglianza del Creatore. Perchè è vero esattamente il contrario:è l'uomo che ha concepito il creatore a sua immagine e somiglianza. Che altro è se non una proiezione dell'Io e delle sue passioni, quel dio delle religioni, geloso degli altri dei, selettivo in chi ama e vendicativo al punto da condannare per l'eternità chi, nel breve spazio di una vita, può averlo offeso? Di tutto il creato solo l'uomo è fatto così. E solo umane sono quelle passioni che le religioni attribuiscono al creatore. Nel resto della natura non esistono. Il leone non è arrabbiato quando azzanna una gazzella. Ha semplicemente fame."

da Un altro giro di giostra - Tiziano Terzani

01 settembre 2006

Lettere contro la guerra - Lettera dell'Himalaya

E' un po' lunga ma ne vale la pena...
Stampatela e leggetela.... O, meglio, compratevi "Lettere contro la guerra", una grande lezione di vita!

"...i primi ad accorgersi del mio ritorno quassù sono stati due vecchi corvi che ogni mattina, all’ora di colazione, si piazzano sul deodar, l’albero di dio, un maestoso cedro davanti a casa e gracchiano a più non posso finchè non hanno avuto i resti del mio yogurt - ho imparato a farmelo - e gli ultimi chicchi di riso nella ciotola. Anche se volessi, non potrei dimenticarmi della loro presenza e di una storia che gli indiani raccontano ai bambini a proposito dei corvi. Un signore che stava, come me, sotto un albero nel suo giardino, un giorno non ne potè più di quel petulante gracchiare dei corvi. Chiamò i suoi servi e quelli con sassi e bastoni li cacciarono via.
Ma il Creatore, che in quel momento si svegliava da un pisolino, si accorse subito che dal grande concerto del suo universo mancava una voce e, arrabbiatissimo, mandò di corsa un suo assistente sulla terra a rimettere i corvi sull’albero.

Qui, dove si vive al ritmo della natura, il senso che la vita è una e che dalla sua totalità non si può impunemente aggiungere o togliere niente è grande. Ogni cosa è legata, ogni parte è l’insieme. Thich Nhat Hanh, il monaco vietnamita, lo dice bene a proposito di un tavolo, un tavolino piccolo e basso come quello su cui scrivo. Il tavolo è qui grazie ad una infinita catena di fatti, cose e persone: la pioggia caduta sul bosco dove è cresciuto l’albero che un boscaiolo ha tagliato per darlo a un falegname che lo ha messo assieme coi chiodi fatti da un fabbro col ferro di una miniera…Se un solo elemento di questa catena, magari il bisnonno del falegname non fosse esistito, questo tavolino non sarebbe qui.

I giapponesi, ancora quando io stavo nel loro paese, pensavano di proteggere il clima delle loro isole non tagliando le foreste giapponesi, ma andando a tagliare quelle dell’Indonesia e dell’Amazzonia. Presto si sono resi conto che anche questo ricadeva su di loro: il clima della terra mutava per tutti, giapponesi compresi. Allo stesso modo, oggi non si può pensare di continuare a tenere povera una grande parte del mondo per rendere la nostra sempre più ricca. Prima o poi, in una forma o nell’altra, il conto ci verrà presentato. O dagli uomini o dalla natura stessa.

Quassù, la sensazione che la natura ha una sua presenza psichica è fortissima. A volte, quando tutto imbacuccato contro il freddo mi fermo ad osservare, seduto su un grotto, il primo raggio di sole che accende le vette dei ghiacciai e lentamente solleva il velo di oscurità, facendo emergere catene e catene di altre montagne dal fondo lattiginoso delle valli, un’aria di immensa gioia pervade il mondo ed io stesso mi ci sento avvolto, assieme agli alberi, gli uccelli, le formiche: sempre la stessa vita in tante diverse, magnifiche forme.
È il sentirsi separati da questo che ci rende infelici. Come il sentirci divisi dai nostri simili. “La guerra non rompe solo le ossa della gente, rompe i rapporti umani”, mi diceva a Kabul quel vulcanico personaggio che è Gino Strada. Per riparare quei rapporti, nell’ospedale di Emergency, dove ripara ogni altro squarcio del corpo, Strada ha una corsia in cui dei giovani soldati talebani stanno a due passi dai loro “nemici”, soldati dell’Allenza del Nord. Gli uni sono prigionieri, gli altri no; ma Strada spera che le simili mutilazioni, le simili ferite li riavvicineranno.

Il dialogo aiuta enormemente a risolvere i conflitti. L’odio crea solo altro odio. Un cecchino palestinese uccide una donna israeliana in una macchina, gli israeliani reagiscono ammazzando due palestinesi, un palestinese si imbottisce di tritolo e va a farsi saltare in aria assieme a una decina di giovani israeliani in una pizzeria; gli israeliani mandano un elicottero a bombardare un pulmino carico di palestinesi, i palestinesi…E avanti di questo passo. Fin quando? Finchè sono finiti tutti i palestinesi? tutti gli israeliani? tutte le bombe?
Certo: ogni conflitto ha le sue cause e queste vanno affrontate. Ma tutto sarà inutile finchè gli uni non accetteranno l’esistenza degli altri ed il loro essere eguali, finchè noi non accetteremo che la violenza conduce solo ad altra violenza.
“Bei discorsi. Ma che fare?” mi sento dire, anche qui nel silenzio.
Ognuno di noi può fare qualcosa. Tutti assieme possiamo fare migliaia di cose.
La guerra al terrorismo viene oggi usata per la militarizzazione delle nostre società, per produrre nuove armi, per spendere più soldi per la difesa. Opponiamoci, non votiamo per chi appoggia questa politica, controlliamo dove abbiamo messo i nostri risparmi e togliamoli da qualsiasi società che abbia anche lontanamente a che fare con l’industria bellica.

Diciamo quello che pensiamo, quello che sentiamo essere vero: ammazzare è in ogni circostanza un assassinio.

Parliamo di pace, introduciamo una cultura di pace nell’educazione dei giovani. Perché la storia deve essere insegnata soltanto come un’infinita sequenza di guerre e di massacri?
Io, con tutti i miei studi occidentali, sono dovuto venire in Asia per scoprire Ashoka, uno dei personaggi più straordinari dell’antichità, uno che tre secoli prima di Cristo, all’apice del suo potere, proprio dopo aver aggiunto un altro regno al suo già grande impero, che si estendeva dall’India all’Asia centrale, si rende conto dell’assurdità della violenza, decide che la più grande conquista è quella del cuore dell’uomo, rinuncia alla guerra e, nelle tante lingue allora parlate nei suoi domini, fa scolpire nella pietra gli editti di questa sua etica.
Una stele di Ashoka in greco ed aramaico è stata scoperta nel 1958 a Kandahar, la capitale spirituale del mullah Omar in Afghanistan, dove ora sono accampati i marines americani. Un’altra, in cui Ashoka annuncia l’apertura di un ospedale per uomini ed uno per animali, è oggi all’ingresso del Museo Nazionale di Delhi.

Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l’insicurezza, l’ingordigia, l’orgoglio, la vanità. Lentamente bisogna liberarcene, dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e che riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi.

Riprendiamo certe tradizioni di correttezza, reimpossessiamoci della lingua, in cui la parola “dio” è oggi diventata una sorta di oscenità, e torniamo a dire “fare l’amore” e non “fare sesso”. Alla lunga anche questo fa una grossa differenza.
È il momento di uscire allo scoperto, è il momento di impegnarsi per i valori in cui si crede. Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale molto più che con nuove armi.
Soprattutto dobbiamo fermarci, prenderci tempo per riflettere, per stare in silenzio. Spesso ci sentiamo angosciati dalla vita che facciamo, come l’uomo che scappa impaurito dalla sua ombra e dal rimbombare dei suoi passi. Più corre, più vede la sua ombra stargli dietro; più corre, più il rumore dei suoi passi si fa forte e lo turba, finchè non si ferma e si siede all’ombra di un albero.
Facciamo lo stesso.
Visti dal punto di vista del futuro, questo sono ancora i giorni in cui è possibile fare qualcosa. Facciamolo. A volte ognuno per conto suo, a volte tutti assieme. Questa è una buona occasione.
Il cammino è lungo e spesso ancora tutto da inventare. Ma preferiamo quello dell’abbrutimento che ci sta dinanzi? O quello, più breve , della nostra estinzione?

Allora: Buon Viaggio! Sia fuori che dentro.

28 agosto 2006

Oggi Tiziano Terzani dice...2

"...Perchè non fingere per un attimo di essere ammalati, di averei giorni contati - come in verità si hanno comunque - per rendersi conto di quanto preziosi sono quei giorni?"

da -Un altro giro di giostra-

Tiziano Terzani

18 agosto 2006

Memoria

"Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un si o per un no"

«Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo»

Primo Levi

08 agosto 2006

TROVA IL TEMPO

(...arrivata dalla persona più speciale che conosco)

Trova il tempo di lavorare:
è il prezzo del successo.

Trova il tempo di riflettere:
è la fonte della forza.

Trova il tempo di giocare:
è il segreto della giovinezza.

Trova il tempo di leggere:
è la base del sapere.

Trova il tempo di essere gentile:
è la strada della felicità.

Trova il tempo di sognare:
è il sentiero che porta alle stelle.

Trova il tempo d'amare:
è la vera gioia di vivere.

Trova il tempo di essere felice:
è la musica dell'anima.

03 agosto 2006

Storia dell'asino

Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo.
Non si era fatto male, ma non poteva più uscirne.
L'asino continuò a ragliare sonoramente per ore, mentre il proprietario pensava al da farsi.
Finalmente il contadino prese una decisione crudele: concluse che l'asino era ormai
molto vecchio e che non serviva più a nulla, che il pozzo era ormai
secco e che in qualche modo bisognava chiuderlo.
Non valeva pertanto la pena di sforzarsi per tirare fuori l'animale dal pozzo.
Al contrario chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a seppellire vivo l'asino.
Ognuno di loro prese un badile e cominciò a buttare palate di terra dentro al pozzo.
L'asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con lui e pianse disperatamente.
Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l'asino rimase quieto.
Il contadino alla fine guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide.
Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l'asino se ne liberava, scrollandosela dalla groppa,
facendola cadere e salendoci sopra.
In questo modo, in poco tempo, tutti videro come l'asino riuscì ad arrivare
fino all'imboccatura del pozzo, oltrepassare il bordo e uscirne trottando.

01 agosto 2006

Irish Blessing



May God grant you always
A sunbeam to warm you,
A moonbeam to charm you,
A minding angel
so nothing can harm you

28 luglio 2006

Due anni

Un pensiero a Tiziano che oggi, da lassù, si sarà divertito un bel po'!!
:D

27 luglio 2006

In un giorno di pioggia


Addio, addio e un bicchiere levato al cielo d'Irlanda e alle nuvole gonfie.
Un nodo alla gola ed un ultimo sguardo alla vecchia Anna Liffey e alle strade del porto.
Un sorso di birra per le verdi brughiere e un altro ai mocciosi coperti di fango,
e un brindisi anche agli gnomi a alle fate, ai folletti che corrono sulle tue strade.

24 luglio 2006

Guerra giusta...


"Ricordati quello che ti dico: il primo passo di ogni guerra è la disumanizzazione del nemico. Il nemico non è un uomo come te, quindi non ha gli stessi diritti."
Tiziano Terzani

20 luglio 2006

Inishmore...


Nei sentieri di Inishmore
Ho perduto il mio amore
E' volato per caso
Oltre quelle scogliere
Sopra i venti di Inishmore
Ho smarrito il suo nome
Non ricordo i suoi occhi
Dei capelli il colore...

17 luglio 2006

Oggi Tiziano Terzani dice...

L'unico vero maestro non è in nessuna foresta, in nessuna capanna, in nessuna caverna di ghiaccio nell'Himalaya....è dentro di noi!
Tiziano Terzani

14 luglio 2006

Oggi Oscar Wilde dice...

" Londra è troppo pervasa dalla nebbia e... da gente seria... Se la nebbia produca la gente seria o la gente seria produca la nebbia, non saprei dirlo"
Buon weekend!

07 luglio 2006

Accetta il consiglio

Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare. Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite. Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto. E in un modo che non puoi immaginare adesso

Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi! Non eri per niente grasso come ti sembrava.

Non preoccuparti del futuro. Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica. I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non t'erano mai passate per la mente. Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.

Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato... canta.

Non esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la gente che è crudele col tuo.

Lavati i denti. Non perder tempo con l'invidia.

A volte sei in testa. A volte resti indietro.

La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.

Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente dimmi come si fa.

Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto. Rilassati.



Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.

Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.

Forse ti sposerai o forse no. Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a quarant'anni. Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche.

Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.

Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi. Senza paura e senza temere quel che pensa la gente. E' il più grande strumento che potrai mai avere.


Balla. Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.

Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai. Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.

Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre. Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.

Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.

Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita, perche più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.

Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca. Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.

Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un 85nne.

Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa. I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.

Ma accetta il consiglio... per questa volta.

04 luglio 2006

Ricordate che il tempo è tiranno

Ricordate che il tempo è tiranno, la vostra vita potrebbe essere già terminata: che uso ne avete fatto?
Di questo sarete chiamati a rendere conto, ma, non tanto se avrete pregato, o rispettato i precetti, o bestemmiato, ma, invece, Io vi chiederò:” Che ne è stato del fratello che era con te, non lo vedo più accanto a te! Perché non l’hai sorretto, perché non l’hai confortato, perché non l’hai istruito con la tua scienza, perché non l’hai sollevato dalle sue miserie, perché non l’hai governato con il pane della saggezza e dell’amore e non l’hai avvicinato alla parola del Signore, perché non l’hai chiamato a te quando era sconsolato e non gli hai asciugato le sue lacrime e colmato di affetto e di amore, quando era bisognoso di amore, perché, infine, non hai con lui diviso il tuo pane?”.
Ecco, se voi avrete delle risposte esaurienti, Io vi dirò: “Figlio, Io Mi riconosco in te; tu sei come Me ed Io sono come te”.
(Gesù)

29 giugno 2006

Buongiorno!

"Non attender che Dio su te discenda e che ti dica Sono. Senso alcuno non ha quel Dio che afferma l'onnipotenza sua. Sentilo tu, nel soffio ond'ei ti ha colmo da che respiri e sei. Quando, non sai perché, ti avvampa il cuore, è Lui che in te si esprime."

Rainer Maria Rilke

24 giugno 2006

Buon week end


Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo!
(Mahatma Gandhi)

20 giugno 2006

Canzone Dalla Fine Del Mondo




Ho sognato che il vento dell'ovest mi prendeva leggero per mano,
mi posava alla fine del mondo tra isole e terre lontane.
Camminavo al tuo fianco sul molo, guardavamo le barche passare,
mi cantavi una musica dolce, più dolce del canto del mare...

MCR

15 giugno 2006

Il cielo d'Irlanda...che mi manca tanto!


Il cielo d'Irlanda e' un oceano di nuvole e luce
il cielo d'Irlanda e' un tappeto che corre veloce
il cielo d'Irlanda ha i tuoi occhi se guardi lassu'
ti annega di verde e ti copre di blu
ti copre di verde e ti annega di blu.

(p.s. la foto è MIA... come tutte le altre!)

12 giugno 2006

Buona serata a tutti!!

09 giugno 2006

Ho fatto dei miei sogni la mia vita e il mio lavoro

"Arrivo ad un piccolo cimitero, di grandi tombe in pietra infisse nel terreno umido della risaia. Spengo la moto, per sentire che rumore fa la notte in un posto così.

Era bellissimo, rane ed altri animali commentavano lo splendore di un cielo fitto di stelle, teso a rispecchiarsi sopra la superficie brillante delle risaie, dove le stelle luccicavano nell'acqua scura, sotto i verdi germogli.
Alcune scie luminose si disegnavano pure su quello strano specchio, o di lucciole che incrociavano quei paraggi, o di stelle cadenti che si perdevano dietro l'orizzonte.
Un intenso profumo, di erba e zagare, forse portato da un vicino giardino di aranci verdi.

Ero solo, davvero solo.

Immaginavo la mia posizione disegnata su un grande mappamondo.
Un puntino in quelle terre lontane, esotici scenari in quelle grandi pianure di Indocina.

Ed io ero lì, solo, fragile, esposto, ma profondamente felice.

E' così che mi sento in questo periodo: profondamente felice.

L'unica angoscia è che tutto scorra troppo in fretta, e che poco mi resti tra le dita, immerse nella corrente della vita che mi scivola addosso.

Mi chiedo cosa restituire, in cambio di quanto ricevo.

Impegno sul lavoro, qualche sorriso regalato, una carezza quando capita, ma soprattutto un profondo senso di gratitudine.

Ma non sono certo che basti."

Carlo Urbani

06 giugno 2006

Intervista a Tiziano Terzani

Visto che questo blog è letto anche da qualche viaggiatore ( ;) ) pubblico qui un intervista fatta a Tiziano Terzani nel 2002.

Vita: Cosa significa per lei viaggiare?

Tiziano Terzani: Significa calarsi il più possibile nella realtà che si incontra. Lasciarsi guidare dalla curiosità. E seguire un filo.
Quando viaggio mi lascio guidare dal caso, dagli incontri fortuiti e dall'imprevisto. Come mi è successo a novembre in Afghanistan, quando ho incontrato in un bazar di Peshawar un capo dei talebani. Sempre in Afghanistan mi sono fatto guidare da due studenti delle scuole coraniche. Mi hanno aiutato a vedere il mondo con i loro occhi, altrimenti avrei viaggiato utilizzando solo i miei occhi e i miei pregiudizi, andando solo dove le mie scelte mi portavano.

Vita: Cosa porta in un viaggio?

Terzani: Medicine, un computer, dei block notes e qualche libro. Prima di partire attingo sempre alla piccola biblioteca che mi sono costruito. Il viaggio vero è solitario. Alle volte però si ha bisogno di compagnia, e allora i migliori compagni per me sono i libri: stanno zitti quando non li vuoi sentire e parlano quando li vuoi ascoltare. Ti danno moltissimo senza chiedere nulla e ti aiutano a capire senza ingombrarti.

Vita: Qualche regola per entrare in contatto con la realtà e la cultura del Paese in cui si arriva...

Terzani: La prima è non andare mai negli alberghi per turisti. Nel mio caso, non dormo mai negli alberghi frequentati dai giornalisti, dove c'è un'orribile inseminazione reciproca di voci e di sciocchezze. A Islamabad vivevo in una pensioncina nella città universitaria. L'albergo di lusso per turisti fa parte della giostra ad aria condizionata da cui ti fanno vedere un Paese. Tutt'altra cosa è partire dalla casa da tè del bazar dei raccontastorie di Peshawar. C'è sporco per terra e si mangia il pane azzimo invece delle brioscine.

Vita: Come si veste?

Terzani: Cerco di cammuffarmi un po', non per fingere ma per partecipare, per immedesimarmi. Tra me e l'altro c'è un'enorme distanza, spesso incolmabile. Se camaleonticamente prendo un po' il colore dell'altro, per esempio vestendomi
come lui, questa distanza si accorcia. In questo modo sono stato l'unico occidentale non musulmano a partecipare in Pakistan all'annuale riunione di un milione e mezzo di musulmani vicino a Lahore. Se fossi andato in giacca e cravatta con la macchina fotografica non avrei certo vissuto quell'esperienza.

Vita: Che differenza c'è tra il turista e il viaggiatore?

Terzani: Il turismo consuma tutto. L'industria turistica è orribile non solo per fenomeni come la pedofilia e il mercato del sesso, ma perché ha creato una mentalità da prostituzione. Si vende tutto di un luogo e delle persone che lo abitano pur di fare soldi. Come è accaduto della mia città, Firenze, trasformata in un'enorme bottega. Il turista scende da un aereo con l'aria condizionata e viene prelevato da un autobus con l'aria condizionata. Negli alberghi trova la cucina internazionale che è uguale dappertutto e si lava con un sapone che è lo stesso a Roma e a Timbuktu. Da noi viene caricato su una barchetta al largo di Benares, fa quattro foto e torna dicendo di aver visto l'India.


Vita: E il viaggiatore?

Terzani: Per tornare viaggiatori bisognerebbe ritornare a essere come gli unici veri viaggiatori: i pellegrini. Solo così è possibile salvare il turismo e le sue destinazioni. In Cina, secoli e secoli fa il primo turista è stato uno che ha lasciato la sua casa per cercare in India le scritture sacre, i testi vedici, che poi ha tradotto dal sanscrito al cinese e sono ancora oggi conservati in due pagode nel sud del Paese. Il pellegrino è uno che ha rispetto, che venera il posto in cui va.

Vita:Un paio di consigli per tornare a essere viaggiatori...

Terzani:Bisogna darsi tempo. Chi pensa di fare tutto in tre giorni, visitando ogni ora qualcosa, ha finito di vivere il viaggio, non può mai lasciarsi andare. Si dovrebbe poi viaggiare alla ricerca di qualcosa. Ci può essere chi è mosso dal desiderio di conoscere un posto dove si coltiva la barbabietola in modo diverso. è già qualcosa, è una ragione per viaggiare. Bisogna prepararsi alla scoperta, leggere qualcosa di bello, ritrovare la poesia
del viaggio.

05 giugno 2006

Credere in se stessi...

01 giugno 2006

Se avessi saputo...

...avrei parlato di meno e ascoltato di piu'.
Avrei invitato amici per cena anche se la moquette era macchiata
ed il divano scolorito. Avrei mangiato il popcorn nel soggiorno "buono"
e mi sarei preoccupata di meno della polvere quando qualcuno
mi chiedeva di accendere il fuoco nel camino.

Avrei trascorso piu' tempo ad ascoltare mio nonno quando raccontava
della sua giovinezza. Non avrei mai insistito nell'avere i finestrini dell'auto
chiusi durante una bella giornata estiva perchè i miei capelli erano gia'stati
stilizzati e laccati.

Avrei bruciato la candela a forma di rosa prima che si sciogliesse
col tempo, naturalmente. Mi sarei seduta sul prato con i bambini
e non mi sarei preoccupata delle macchie d'erba.

Avrei pianto e riso di meno quando guardavo la televisione e avrei riso e pianto di più osservando la vita.

Sarei andata a letto quando ero malata invece di far finta che il mondo si sarebbe fermato se non ero li' per quel giorno. Non avrei comprato qualcosa solo perche' era pratico, non mostrava macchie o era garantito a vita.

Invece di sperare che i nove mesi di gravidanza finissero presto, ne avrei ricordato con dolcezza ogni momento, rendendomi conto che la meraviglia che cresceva dentro di me e' l'unica occasione nella vita di aiutare Dio in un
miracolo.

Avrei chiamato più˘ spesso gli amici, prima di accorgermi che li avevo già persi...

Quando i miei bambini mi baciavano con impeto, non avrei risposto "Piu'tardi adesso lavatevi le mani per cena".

Ci sarebbero stati piu' "Ti amo" e "scusa", ma soprattutto se mi avessero dato un'altra occasione di vivere, ne avrei vissuto in pieno ogni momento...

29 maggio 2006

Il potere

Tiziano: Adesso sono curioso. No, non sono curioso, sono sereno,
Folco. Sono sereno. Non mi aspetto assolutamente più niente.

Folco: Allora puoi finalmente riposarti.

Tiziano: La puoi mettere così, se vuoi.

Folco: Non devi più correre.

Tiziano: Questo è vero, perché un po' ho sempre
sentito che avevo delle responsabilità. Quel senso del dovere, poi, che
avevo sempre addosso, quel senso che, insomma, era giusto fare certe cose o non farle. Trovavo bello quello che ha detto Martin (Woollacott, del "Guardian" ndr) l'altro giorno, che io avevo un senso della moralità. Ma non ero io... era che non c'era niente di più importante nella mia vita, non c'era niente di più grande, sai... sono uno che non ha mai fatto compromessi. Non ne ho avuto forse un grande bisogno, ma avevo una ripulsione per i compromessi e
se questa la vuoi chiamare moralità, sì. Ho fatto questo mio mestiere proprio come una missione religiosa, se vuoi, non cedendo a trappole facili. La più facile, te ne volevo parlare da tempo, è il potere. Facendo
questo mestiere la frequentazione del potere è necessaria, indispensabile.
Di ogni tipo di potere: il potere assassino, il potere giusto, il potere... il Potere. Perché è quello che determina le sorti del mondo e tu che sei lì a descriverle devi andare dal potere a chiedergli come stanno le cose. Ecco, di nuovo senza che io me lo sia detto una mattina facendo un voto, senza che io ci sia arrivato attraverso constatazioni altrui, io ho sempre provato una riplusione per il potere. Forse, nel fondo sono un anarchico, ma a me vedere un presidente, un ministro, un generale, tutti con la loro aria tronfia, tutti con la loro pillola da rivenderti, mi ha sempre fatto ribrezzo. Il mio istinto
è sempre stato di starne lontano. Proprio starne lontano, mentre oggi vedo tanti giovani che godono, che fioriscono all'idea di essere vicini al Potere, di dare del "tu" al Potere, di andarci a letto col Potere, di andarci a cena col Potere, per trarne lustro, gloria, informazioni magari. Io questo non lo ho mai fatto. Lo puoi chiamare anche una forma di moralità.

(La sua voce si abbassa)

Perché il potere corrompe, il potere ti fagocita, il potere ti tira dentro di sé! Capisci? Se ti metti accanto a un candidato alla presidenza in una campagna elettorale, se vai a cena con lui e parli con lui diventi un suo scagnozzo, o no? Un suo operatore. Non mi è mai piaciuto. Ho sempre avuto questo senso di orgoglio che io al potere gli stavo di faccia, lo guardavo, e lo mandavo a fanculo. Aprivo la porta, ci mettevo il piede, entravo dentro, ma quando ero nella sua stanza, invece di compiacerlo controllavo che cosa non andava, facevo le domande.
Sono stato uno dei giornalisti che alle conferenze stampa del mondo era proverbiale per fare sempre le domande più provocatorie, quelle che non vedi più
fare oggi. Quelle che non vedi rivolgere alla Condoleezza Rice che l'altra sera diceva "Le Nazioni Unite ora ci stanno bene a mano". Bastava che uno si riprendesse i giornali di due anni fa "Un momento! Lei il 14 maggio, alle cinque e quaranta alla CBS ha detto <<Le Nazioni Unite sono irrilevanti, sono piene di assassini e sono piene di dittatori>>. E ora le Nazioni Unite sono il toccasana? Ma ci piglia per il culo?!"

(Rido)

Questo è il giornalismo. I giornalisti più orribili sono quelli che stanno nel Pentagono, nel ministero degli Esteri, sempre lì, pronti a pigliare il caffè. Si annuncia "Conferenza stampa!" e loro accorrono. Arriva Bush o Rumsfeld che dicono "Allora John, tu che vuoi sapere?"

Ma che John?!...

25 maggio 2006

Ho ricevuto questo...

Lettera mai spedita ad un figlio nato diverso

Inutile la tua vita?

Sei nato molto bello ma per l'errore di qualcuno sei diventato scarno e patito: "paralisi cerebrale" dissero i grandi. Ti guardavo col pianto in gola, ma gli occhi si rifiutavano di piangere, la rabbia dentro faceva scoppiare il cuore. Il tempo passava e con poche possibilità di salvezza sembrava il tuo domani.

Chiesi allora al buon Dio: "Tu dai, tu togli, ma perché‚ proprio il mio? Lasciamelo, io vivrò con lui e per lui". Altri figli nacquero e tu eri, e sei, figlio come loro. Insegnai il cammino ai tuoi fratelli e lo insegnai a te, loro impararono in fretta, tu no. Tu eri un figlio con problemi. Loro parlarono in fretta, tu no, ma quanta gioia quando, malfermo dapprima, e via via più sicuro, iniziasti a camminare; avevi sette anni e...m'insegnasti ad avere pazienza!

Quando nessuno ti voleva a scuola: i ragazzini, gli adulti... imparai a essere umile, sorridente, gentile con le persone, perché‚ ti volessero bene, ti donassero un sorriso, una carezza e...m'insegnasti l'umiltà.

Quando i superiori, quelli "che contano", non davano ascolto alle mie richieste, e a quelle di altri genitori, imparai a combattere e...m'insegnasti a lottare.

Quando infine tutte le madri sognavano per i loro figli il primo posto nel mondo della scuola, nel mondo del lavoro, nella società, io mi accontentavo dei tuoi piccoli progressi e...m'insegnasti a sognare per i miei figli la felicità e la serenità...non la ricchezza.

Inutile la tua vita? Preziosa la tua vita! Mi hai insegnato molte cose, l'amore per i più deboli, la pazienza con i difficili, la sicurezza con gli insicuri. O figlio mio quanto la tua esistenza mi ha dato e continua a darmi.

Hai insegnato ai tuoi fratelli ad apprezzare ciò che la vita ha dato loro: il tuo lavoro è prezioso! Gli amici che ora hai sono veri amici, lavorano con te, giocano con te. Se molto ho imparato lo devo a te.

Ma allora, inutile la tua vita? ......tua mamma

24 maggio 2006

Relax



Fissa negli occhi la pecora per 15 secondi poi chiudi gli occhi e immagina di essere in Irlanda... ;)

Picasso ha detto...

"Dio è soprattutto un artista. Ha inventato la giraffa, l'elefante e la formica. In verità, Egli non ha mai cercato di seguire uno stile: semplicemente, ha fatto tutto quello che aveva voglia di fare"

22 maggio 2006

Chicche...

"Sapresti fermarti per almeno 15 minuti al giorno? Per osservare il mondo, guardare te stesso, o semplicemente non fare nulla."

Un tizio domandò al mio amico Jaime Cohen:"Secondo te, qual'è la cosa più divertente degli esseri umani?" Cohen risposte: "Il fatto che siano sempre contraddittori: hanno fretta di crescere, e poi sospirano per l'infanzia perduta. Sacrificano la salute per ottenere il denaro, e poi spendono i soldi per avere la salute. Pensano in modo talmente impaziente al futuro che trascurano il presente - e così non si godono né il presente né il futuro."

Paulo Coelho

21 maggio 2006

La fine è il mio inizio

Questo è il link del bellissimo filmato DENTRO DI NOI, la presentazione dell'ultimo libro di Tiziano Terzani La fine è il mio inizio.
Altamente consigliata la visione! ;)

Cambia opinione di tanto in tanto

"Purchè il tuo comportamento non pregiudichi la libertà di nessuno, cambia pure opinione di tanto in tanto, e cadi in contraddizione senza provare alcuna vergogna. Ne hai il diritto: non deve importarti niente delle opinioni degli altri - in qualsiasi caso, ne avrebbero comunque una."
Paulo Coelho

18 maggio 2006

Limiti...

Penso talvolta che i veri limiti esistano in chi ci guarda...
Simona Atzori

Guerra giusta...

Howard Zinn, noto storico americano: “Io vengo da un paese che è in guerra, e che è stato in guerra quasi ininterrottamente dalla fine della seconda guerra mondiale. Gli Stati Uniti non sono stati invasi per quasi duecento anni, dal 1812, ma hanno invaso altri paesi, più e più volte, come stanno facendo in questo momento in Iraq, e per questo io provo vergogna. Il mondo è stato in guerra, più e più volte in tutto il ventesimo secolo. Ecco qui un nuovo secolo, e ancora non siamo riusciti a liberarci dell'orrore della guerra. Per questo motivo, dovremmo tutti vergognarci”.



Guerra giusta, Guerra preventiva, Missione di pace, Intervento umanitario: tutte mistificazioni per non chiamare guerra la guerra. La realtà che Emergency ha incontrato in tutte le sue missioni umanitarie è un’altra: distruzione, miseria, morte, terrore, che si abbattono solo sulla popolazione civile.
Nelle centinaia di conflitti, molti ignorati o dimenticati, che hanno seguito la Seconda Guerra mondiale, la quota delle vittime civili ha superato il 90% (il 97% in Sudan) delle vittime totali. Ecco perché occorre ripudiare la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per risolvere le contese tra gli uomini, i popoli e gli Stati.


17 maggio 2006

Dal libro UN POSTO NEL MONDO di Fabio Volo

"Tu non desideri veramente che Francesca sia felice, e se proprio lo desideri, vuoi che sia felice con te. Non hai mai pensato che amare veramente una persona significa anche gioire della sua felicità altrove. Vuoi essere tu la sua felicità, perchè è bello essere importante per qualcuno" "Ti danni a voler dare a lei la felicità che non sai dare a te stesso. Oppure speri che lei possa renderti felice, la carichi di questa responsabilità e lei finirà col deluderti. Sentirai di aver perso tempo."

-Avevo capito quel che intendeva Federico quando mi aveva detto che la felicità non è fare tutto ciò che si vuole, ma è volere tutto ciò che si fa.-

"Federico... ma Dio esiste?" Mi ha sorriso e mi ha detto:"Non puoi capire quanto".

-Non abbiamo voluto un bambino perchè siamo innamorati, per fare dei figli non basta. L'innamoramento è come una sbronza che altera la realtà. Fare un figlio perchè si è innamorati è come comprare una casa da ubriachi. E quando passa l'effetto? I figli diventano spesso catene...-

15 maggio 2006

Lettere contro la guerra

...Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l'insicurezza, l'ingordigia, l'orgoglio, la vanità... Dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i nostri figli ad essere onesti, non furbi.

È il momento di uscire allo scoperto; è il momento di impegnarsi per i valori in cui si crede. Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale, molto più che con nuove armi.


Tiziano Terzani

Il guerriero della luce

I guerrieri della luce sovente si domandano che cosa stiano facendo qui.
Molte volte pensano che la loro vita non abbia alcun significato.
Perciò sono guerrieri della luce.
Perché sbagliano.
Perché si interrogano.
Perché continuano a ricercare un significato.
E finiranno col trovarlo.

Paulo Coelho

Lentamente muore...

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.



Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.



Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.



Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.



Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.



P. Neruda

28 aprile 2006

Oscar Wilde a Dublino